Mi presento

Maledetta La Moda è un'espressione usata da mia madre quando ti vesti in modo stupidamente inadeguato (es. con i sandali a febbraio o con la pelliccia ad agosto) per amore del fashion. Ho traslato questa espressione su un altro piano per descrivere la situazione in cui mi trovo: stagista a Milano intrattengo una relazione di odio e amore con il mondo della moda mentre cerco di realizzare il mio sogno e diventare bellariccaestronza.

martedì 23 febbraio 2010

Una favola moderna

Chi l'ha detto che non bisogna credere alle favole e che il principe azzurro non esiste più?
Io sono fermamente convinta del contrario, con la semplice differenza che, come più volte ho sostenuto, tutto si evolve e così anche i personaggi delle fiabe si adeguano ai tempi moderni.

Chi si aspetterebbe mai di vedere un belloccio in calzamaglia, total look azzurrino confetto, con capelli alla Nino D'Angelo dei tempi d'oro e una piuma in testa a cavallo di un bianco destriero?
Personalmente se me lo trovassi sotto casa chiamerei immediatamente la neuro o gli chiederei un passaggio al Plastic, certa che in sua compagnia il simpatico door selector non potrà non farmi entrare!

Ragazzi la verità è che il principe moderno non vanta nobili origini, ma solo amicizie giuste; non ha un cavallo bianco, ma ha una schedina vincente del Superenalotto o del Win For Life in tasca; la sua principale occupazione non è sconfiggere i draghi, ma riuscire a convincere parenti, amici e soprattutto datori di lavoro che "comunicazione e strategia della marca e del consumatore" è una laurea e non un corso per corrispondenza acquistato su Mediashopping!!!

A pensarci bene il principe delle fiabe nel nuovo millennio ha subito un'ulteriore mutazione: non è un uomo ma una donna impegnata nella difficile missione di fare carriera nel mondo dei manager (strane creature ibride: uomini affetti da sindrome premestruale).

Se non siete ancora convinti della mia teoria sull'evoluzione delle favole, questo vi farà cambiare idea: nel 2010 a Milano Biancaneve è un uomo; i nani sono 6 donne (il settimo lo cercano con uno street casting) e si chiamano Luppolo, Jesolo, Spicciolo, Ciauscolo, Romolo e Zoccolo.
E il principe azzurro? Ops, ce lo siamo dimenticate a casa!!!

martedì 9 febbraio 2010

L'epoca della fenice e il riciclo creativo

Ragazzi che "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" lo sappiamo dal lontano 1700 con la legge di conservazione della massa di Lavoisier.

A questo punto mi chiedo perché siamo qui a piangerci addosso se siamo stati eliminati al televoto del mondo lavorativo?!?!

In un'epoca in cui reinventarsi è fondamentale (cit. mia conversazione con redattrice di non solo moda) ho capito che niente è perduto e che riciclare non è una possibilità, ma un must!
Se da una bottiglia di plastica può nascere una bicicletta, perché da una disoccupata, pardon, diversamente occupata non può nascere qualcosa di nuovo e migliore? Infondo siamo tutti delle fenici che rinascono dalle proprie ceneri!
Sei stato licenziato? Non ti hanno rinnovato il contratto? Per dirla in francese "sei stato segato"? Non trovi un altro lavoro che non sia dare da mangiare ai piccioni gratis e a spese tue? E allora vai con il riciclo creativo!

Dalle lunghe e profonde discussioni tra allegri disoccupati sono emerse infinite possibilità di reinventarsi nel mondo del lavoro e tutte con ottime possibilità di carriera.
Ne cito alcune a titolo d'esempio:
1) baby sitter dei figli di una famiglia schifosamente ricca con possibilità di accalappiare padre/madre e sistemarsi a vita;
2) addetta alle vendite reparto food de La Rinascente con possibilità di ingozzarsi gratis di praline da 100€ all'etto, crostini al tartufo d'Alba e panini al Pata Negra tutto innaffiato con acqua da 20€ a bottiglia;
3) comparsa nei trailer dei film di Maccio Capatonda con possibilità di conoscere il mitico BipBip Ballerina e soffiare il posto ad Anna Pannocchia.

Io la mia scelta l'ho già fatta: FARO' LA STUDIOSA. Studiosa di cosa? Ancora non lo so, ma di cose da studiare ce ne sono a bizzeffe: ho solo l'imbarazzo della scelta.
Pensate solo a tutti i misteri ancora irrisolti che ci tengono svegli la notte...ma Paul McCartney è vivo o è stato sostituito da William Campbell? Ma a Roswell sono davvero atterrati gli alieni o è solo un'invenzione mediatica studiata a tavolino per lanciare l'omonimo telefilm (che in Italia abbiamo visto in 4)? Ma Amanda Lear è un uomo o una donna? Ma nel 2012 finirà davvero il mondo (e per questo Milano è stata scelta per l'Expo) o posso prenotare una vacanza ai Caraibi? Insomma ammetterete che saprò come impiegare il mio tempo libero adesso che ne ho anche troppo.

Che poi alla fine di tutto sono convinta che questa disoccupazione sia sottovalutata: vuoi mettere il piacere di svegliarsi alle 13:00 tutti i giorni, fare colazione con una redbull e restare in pigiama fino alle 17?!?!

lunedì 1 febbraio 2010

DIVERSAMENTE OCCUPATA

Nell'epoca del politically correct le parole sono pietre (come diceva il lungimirante Carlo Levi) e prima di esprimere anche il concetto più banale devi sempre pensarci trecento volte per non rischiare di offendere qualche minoranza di cui nessuno consce l'esistenza (membri compresi).
Senti freddo? Che non ti venisse mai in mente di dire che fa un freddo boia: "che il boia non è una persona degna della tua stima? Guarda che loro si guadagnano il pane onestamente e con dignità, non c'è bisogno di offenderli!".
Allo stesso modo evita accuratamente di dire che bevi come un cammello, potresti ferire profondamente l'orgoglio dei cammelli albini del Darfour.
E allora cosa si sono inventati quei gran geni dei linguisti per venir fuori con stile da queste situazioni di impasse?
La meravigliosa espressione DIVERSAMENTE! Tu non sei basso, ma diversamente alto; non sei brutto, ma diversamente bello; non sei stupido, ma diversamente intelligente.
Ah sì???? Allora io non sono disoccupata, ma DIVERSAMENTE OCCUPATA!
Beh, da questo punto di vista è tutta un'altra vita: grazie mille amici linguisti, adesso vedo tutto da una prospettiva differente!
In effetti se vogliamo guardare al significato letterale del termine io di cose da fare che mi tengono occupata ne ho tantissime: guardare Beautiful e i Simpson, postare video di Hello Spank sul profilo della mia coinquilina, fare la spesa on-line sul sito dell'esselunga, dilettarmi con la cucina creativa dei quattro salti in padella...insomma la classiche faccende di una casalinga del terzo millennio!
Meraviglioso: la vita che ho sempre sognato, la realizzazione delle mie ambizioni!!!
Per fortuna la vita da stagista ha forgiato il mio corpo e il mio spirito rendendomi zen e convincendomi ad abbracciare la "teoria del bicchiere mezzo pieno" (di vodka)...andare a ballare la domenica sera a cuor contento non ha prezzo (per tutto il resto c'è l'antidepressivo: dalla cioccolata al proxac).
E la vita, la vita, e la vita l'è bela, l'è bela, basta avere l'ombrela, l'ombrela che ti para la testa, sembra un giorno di festa!