Tra le relazioni di "odi et amo" che intrattengo con cose, situazioni, persone, animali, minerali, vegetali... lettera o testamento, in pole position si piazza nettamente la Moda. E qui finalmente arriviamo al tanto atteso (e da me un po' temuto) momento delle spiegazioni: ecco a voi il perchè della scelta del nome di questo blog!
La mia relazione con la Moda è nata prestissimo, già da quando piccolissima imponevo con tutte le mie forze (e le mie grida ad ultrasuoni) la mia volontà di sfoggiare un total look rosa confetto in conflitto con mia madre da sempre amante del blu in tutte le sue sfumature.
Poi gli anni sono passati e la mia relazione con la Moda è cresciuta, è maturata e si è fatta sempre più stretta. Sinceramente non avrei mai pensato che saremmo arrivate al punto di ufficializzarla, pensavo che saremmo state solo amanti per tutta la vita, ma poi la situazione è cambiata: il destino aveva in serbo per noi progetti diversi...
Ed eccomi da un giorno all'altro catapultata nello sfavillante (???) mondo del Fashion System in qualità di ingenua stagista carica di speranze e aspettative che Lei ha prontamente disatteso.
Ed è stato allora che ho realizzato che la nostra relazione non poteva continuare, perlomeno sul piano professionale, e l'ho spudoratamente e sfacciatamente tradita per una "squallida multinazionale" operante nel settore della ristorazione veloce (ci siamo capiti, no?!?).
Un tradimento indegno che, come mi avevano ammonito, non mi sarebbe mai stato perdonato, ma io ero decisa e, pur sapendo che forse non sarei mai potuta tornare sui miei passi, ho continuato imperterrita per la mia strada.
Ma, ahimè, come tutte le storie d'amore contrastate anche la nostra non si è mai definitivamente conclusa e io ho segretamente continuato ad amarla, a sperare in un ritorno di fiamma lasciandole la porta del mio cuore (e del mio curriculum) sempre aperta. Tanto che un giorno, in uno sprazzo di lucida e insana sincerità, ho addirittura confessato a me stessa che se Lei mi avesse cercata, sarei tornata a gambe levate e col capo chino come il figliol prodigo che torna a casa da suo padre.
E così, purtroppo, è stato: appena ne ho avuto l'occasione sono ripiombata nel baratro di questa nostra storia turbolenta, fatta di alti e bassi (a dirla tutta di alti ci sono stati solo i tacchi che con sommo spirito di sacrificio ho quotidianamente sopportato). Tra l'altro, a differenza del suddetto figlio prodigo, ad accogliermi non ho trovato nessuna festa e tantomeno nessun vitello grasso è stato ucciso in mio onore (tralasciando tutti quelli che si sono immolati per la nobile causa delle mie borse). Al contrario, come era previsto, ho portato a casa solo l'ennesima fregatura!
Ed eccomi qui a leccarmi ancora una volta le ferite (le stesse ferite che Lei aveva inflitto al mio povero orgoglio solo pochi anni fa) di nuovo illusa, disillusa e delusa in un batter d'occhi!
Ma adesso dico basta davvero: lo giuro! Questa volta la porta del mio cuore la chiudo a doppia, anzi a tripla mandata e le chiavi le butto sul fondo del naviglio dove verranno inghiottite per sempre da un pesce a tre occhi o da quegli strani coccodrilli alati che tutti chiamano zanzare...
Questa volta è vero ed è per sempre!!! La nostra storia finisce qui: metto un punto, vado a capo e ricomincio con un nuovo capoverso la mia vita e questa volta senza di te maledetta (la) Moda!
Ma proprio mentre sono qui a compiacermi di cotanta risolutezza, strani ricordi mi affiorano alla mente: situazioni già vissute, parole già dette, errori già fatti e ripetuti... e così ritorno con i piedi per terra e mi ricordo che io sono l'eccezione alla regola "sbagliando si impara": io non imparo mai dai miei errori, ma persevero sempre con maggiore insistenza (tanto per restare in tema di proverbi, se errare è umano io sono decisamente diabolica!).
Il problema è che le buone intenzioni ci sono, ma me le perdo sempre per strada, dimenticandomi puntualmente da dove sono partita e dove voglio arrivare, per poi finire sempre nello stesso vicolo cieco! Per cortesia qualcuno mi regali un Tom Tom con le mappe dei buoni propositi!!!!!!!!!!
D'altronde io sono quella che mentre il mio capo mi stava parlando (n.d.r. per la prima volta in un mese che lavoravo lì!!!!!) per dirmi che a settembre non mi sarebbe stato rinnovato il contratto, pensava: "però, alla fine è simpatico, peccato che me ne accorgo solo ora e non potrò conoscerlo meglio".... ma ci rendiamo conto????? In una sola parola: IRRECUPERABILE!
Ah, giusto per onor di cronaca, anche questa volta la lieta novella mi è stata data il giorno della fatidica cena aziendale, una simpatica cenetta tra colleghi per salutarsi prima delle ferie e darsi l'arrivederci a settembre (certo, per chi ci sarà....): che tempismo e soprattutto che tatto!
In ogni caso questa non può essere solo una semplice coincidenza, interpellerò Maga Magò per avere delucidazioni in merito: non sarò mica perseguitata dalla maledizione della cena aziendale?!?