Mi presento

Maledetta La Moda è un'espressione usata da mia madre quando ti vesti in modo stupidamente inadeguato (es. con i sandali a febbraio o con la pelliccia ad agosto) per amore del fashion. Ho traslato questa espressione su un altro piano per descrivere la situazione in cui mi trovo: stagista a Milano intrattengo una relazione di odio e amore con il mondo della moda mentre cerco di realizzare il mio sogno e diventare bellariccaestronza.

venerdì 6 novembre 2009

Non si vive di sole feste

Avete presente quando si dice “al posto giusto al momento giusto?” Beh, beati voi perchè io non lo so, non mi è mai successo!
Semmai io ho sperimentato il contrario, ovvero “al posto giusto al momento sbagliato”, anzi, potrei tranquillamente fregiarmi del titolo di regina della scelta sbagliata.
In effetti che il tempismo non fosse il mio forte ne avevo avuto sentore, ma adesso direi che posso averne la certezza!

Per anni ho ascoltato storie di persone che si trovavano in assurde situazioni fortunate del tipo: “ero in un negozio e mi piaceva una borsa, ma costava 2.000 € ma quando la commessa ha visto che la guardavo mi ha detto che solo per quel giorno, solo per quel minuto e solo per quelli la cui terza lettera del cognome fosse la Z c’era lo sconto del 90%”; oppure “passeggiavo alle colonne di S. Lorenzo e pensavo che il giorno dopo sarei dovuta andare a comprare una bicicletta, quando mi si avvicina un ragazzo e mi propone di comprare la sua (???) per 30€"; ma anche: “ero stagista senza possibilità di assunzione in un posto dove le assunzioni erano bloccate dal 15-18, quando un mio collega il giorno prima della scadenza del mio contratto decide di diventare donna, sposarsi, adottare un figlio e chiedere la maternità”…
Ma dai, ma assurdo! Ma che fortuna…

Ed io? Beh io dal mio canto posso raccontare storie del tipo: “ero in un negozio, mi piaceva una borsa che costava uno sproposito, l’ho comprata lo stesso e dopo 2 ore sono iniziati i saldi del 99%”; ma anche “era stagista, mi avevano rinnovato il contratto ma io ho detto di no e nel giro di 1 mese si sono licenziate due persone e hanno assunto anche il fattorino del dhl”.
Non ultima questa notizia fresca fresca di giornata: la persona che hanno preso al posto mio per uno stage che ho rifiutato per andare a lavorare dove sono adesso, è stata assunta… tara-ta-taaaaaaaa (silenzio raggelante)… Beh, tu avrai ottenuto altre soddisfazioni dalla tua scelta…Si, sono al secondo stage, a gennaio mi scade il contratto e l’aria che tira da queste parti non mi fa ben sperare… Altro che sesto senso, io non ne ho nemmeno 4 e mezzo di sensi!!!

Se ho una certezza nella vita è che messa davanti a un bivio, sicuramente sceglierò la starda sbagliata!
Pazzesco vero? Queste storie sono troppo divertenti e mi fanno sempre conquistare le luci della ribalta alle feste…sì, bello, ma solo quello!

Si può vivere della sola fama di anima della festa???
E pensare che i miei genitori mi avevano messo in guardia: non ci sono solo le feste nella vita! E io che non ci credevo….

martedì 3 novembre 2009

La stagista bionica e il suicidio professionale

Per quanto tempo devi continuare a sbattere la testa contro il muro prima di capire che anche se sei la donna bionica il cemento armato non lo butti giù??

Questo era l'argomento di conversazione tra me e la mia coinquilina ieri sera a cena...e pensare che fino a poco tempo fa a tenere banco era "cosa facciamo stasera? e domani?" quando tra il mercoledì e il venerdì non c'era nessuna differenza perchè ogni giorno era potenzialmente il w-end...

Ma tornando al tema dibattuto tra me e Alice, la sua domanda era: "quanto tempo dobbiamo continuare a svenderci con stage sottopagati (quando ci va bene e non sono addirittura gratuiti) prima di metterci l'anima in pace e desistere? Ci saranno anche altri lavori fuori dal meraviglioso mondo della disoccupazione, ops, comunicazione!"

Ieri ci siamo promesse che la prossima sarà l'ultima chance che gli e ci diamo; dopo di che, se anche questa volta la nostra carriera non decolla, molliamo la zavorra e tentiamo la fortuna altrove! Magari con un lavoro serio...magari vado a lavorare in banca...o magari vinco al Superenalotto... (seeeeeee, magari!!!)

In ogni caso ho deciso e così sarà! Ma poi mi ricordo che questo discorso non mi è nuovo: non l'avevamo già fatto allo scorso giro di stage??? Ma allora siamo proprio recidive!!!

Ma allora ha ragione Francesca a dirmi che il vero suicidio professionale non sarebbe tornare a Pg quanto piuttosto restare a Mi a fare le stagiste a vita...

A questo punto ho deciso: vado a fare la barista in discoteca!